Armani Junior Program

OPSA BRESSO vs BASKET CANEGRATE

26/04/2014

OPSA UNDER 17 – Canegrate 52- 56
 
La partita è finita da poco.
Nell’aria aleggia quella melensa, nostalgica atmosfera da ultimo giorno di scuola, quando i verdetti sono già definitivi e ognuno conosce il suo destino.
Ci si saluta indugiando un po’ più a lungo sapendo che una parentesi comunque si sta chiudendo e che domani le cose non saranno più le stesse.
Un raggio di sole penetra curioso da una finestra e si va a posare su un pallone dimentico e dimenticato ai bordi del campo.
La luce si alterna con zone di buio quasi a simboleggiare la stagione di questa Under 17 che ha alternato momenti luminosi ad altri opachi, a volte perfino tenebrosi.
Ormai anche questo campionato è scivolato via portando con sé gioie e delusioni e lasciando, forse, nello staff tecnico, nei giocatori e nei genitori un po’ di amaro in bocca.
Solo una sensazione vaga, non necessariamente suffragata da ragionamenti tecnici, da valutazioni razionali.
L’amaro di chi ritiene che probabilmente avrebbe potuto fare e ottenere di più, avrebbe potuto raggiungere l’obiettivo di inizio stagione (passaggio alla seconda fase) e che invece ha visto scivolare dalle propri mani quella che pensava fosse una preda quasi sicura.
Basterebbe considerare il doppio incontro con Canegrate per rendersi conto della verità di quello che affermo.
La partita di andata aveva visto soccombere l’OPSA disintegrandosi contro la pressione e la determinazione avversaria.
- 27 aveva segnato al termine dell’incontro impietoso il tabellone.
Una partita, se mi permettete il termine, brutta.
Una partita giocata male e soprattutto senza particolare ardimento.
 
La partita di ritorno invece, giocata Sabato, si è conclusa in un fiato, con una improbabile carambola che ha spezzato  un equilibrio quasi assoluto.
In quale delle due partite l’OPSA Under 17 ha mostrato il suo reale valore? Qual è la forza  reale della squadra?
Una squadra da cime innevate e linde dei primi posti o da melmosi acquitrini di fondo classifica?
 
Ognuno può rispondere a questa insidiosa domanda, trovando supporto nei risultati della squadra, nella quale deludenti sconfitte si sono alternate con brillanti successi.
Probabilmente il gruppo non aveva, nel suo insieme, un tasso tecnico cristallino sufficiente per vincere senza soffrire contro le avversarie più forti e agguerrite.
Forse avrebbe dovuto sopperire alle mancanze tecniche con il carattere, con la vis pugnandi ma questa non sempre ha animato le giocatrici, impedendo la magia alchemica della trasformazione del piombo in oro.
Se a ciò si aggiunge un forzato cambiamento dell’assetto tattico della squadra avvenuto nella parte principale della stagione che ha necessitato di un riequilibrio interno e una modifica del gioco, risulta abbastanza chiaro il perché non si sia qui a festeggiare e preparare i play – off.
 
Non vorrei sembrare però toppo catastrofista o pessimista.
Forse non si è sempre tramutato il piombo in oro ma non sono mancati aspetti positivi in questa annata.
Rimane, ad esempio, di positivo la validità umana dell’ambiente, basata su educazione e rispetto reciproco (valori questi preziosi nella società contemporanea) e la crescita tecnica di alcune giocatrici che hanno aggiunto qualche mattoncino alla loro competenza cestistica.
Mattoncino che potrà essere utile nel futuro della loro “carriera”.
 
Una  nuvola ora viene a coprire il sole.
Il progetto 2013- 2014 Under 17 è finito.
 
Prima però di rompere definitivamente le righe mi sembra sia doveroso ringraziare Federico per il lavoro svolto (umano e tecnico), il “buon” Carlo per l’attività di supporto a tutto tondo, i “genitori del tavolo“ senza la cui opera preziosa non si sarebbe  potuto giocare fra le mura amiche, le atlete e tutti, tutti i genitori che con il sole e con la pioggia, con il caldo e con il freddo hanno sempre svolto la preziosa funzione di accompagnatori e supporter senza far venire mai a mancare la loro  presenza.
A tutti un sentito augurio per  un futuro radioso sui parquet e soprattutto, nella vita.
 
Maurizio Canauz   

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