03/12/2013
In un orario e in una giornata inusuale per le partite casalinghe (prima serata del Martedì) si affrontano al PalaVilloresi il forte Sanga e le nostre Furie Rosse alla ricerca di confermare i progressi mostrati nella vittoria a San Vittore Olona.
L’impresa non appare facile perché la squadra di Milano si presenta molto ben attrezzata fisicamente e con una convincente vittoria su Vittuone alle spalle.
Eppure le giocatrici dell’Opsa non si lasciano intimorire e dopo la palla due producono subito un allungo che scava un solco tra le due squadre che non sarà più colmato.
Una difesa attenta ed arcigna, una discreta propensione alla realizzazione permettono di portare l’inerzia della partita dalla parte delle nostre ragazza che, tranne in rari momenti, la mantengono per tutta l’incontro.
Il San Gabriele non si dà per vinto e prova per tutta la partita a mischiare le carte alternando differenti difese (2- 3; 1- 3-1 – uomo) ma l’OPSA non perde la testa, il basket infatti non è solo tecnica, tattica, forza fisica ma anche intelligenza, e riesce a condurre con raziocinio il gioco portando la agognata vittoria in porto.
Se si vuole essere pignoli rimangono alcuni difetti già evidenziati come la cronica imprecisione nei passaggi (anche in quelli più semplici) o alcune forzature che tolgono fluidità al gioco ma sono solo piccoli nei, ieri quasi invisibili, nel fluire agonistico della partita.
Un plauso va comunque a tutte le ragazze (tutte e dodici scese in campo) che hanno mostrato abnegazione e voglia di giocare assieme come una vera squadra, come un vero gruppo coeso.
Tutte si impegnano durante gli allenamenti e garantiscono una presenza costante facendo a volte dei veri “salti mortali” per coniugare studio e sport.
Tutte sono indispensabili in un campionato così lungo con tante squadre agguerrite pronte a tendere insidiose trappole.
Ora la squadra deve affrontare un nuovo impegno domenica.
Speriamo non ci sia rilassamento o appagamento che sarebbero del tutto prematuri ma che, sulle ali delle ultime buone prestazioni, si prenda definitivamente quota.
Maurizio Canauz