08/12/2013
OPSA- Quartiere Sant’Ambrogio 83- 31
Bresso domenica ore 18,00, quando il limitare estremo del pomeriggio si tuffa nella prima serata.
Nel (quasi) tepore del PalaVilloresi puntualmente, all’ora stabilita, l’arbitro alza l’iniziale palla per la contesa di una partita sulla carta innocua che, come tutte le partite innocue si può trasformare, se non affrontata con il giusto cipiglio, in una mostruosa idra dalle cento teste.
Ma le ragazze ormai sembrano sicure dei propri mezzi e come musicisti esperti suonano ancora una volta una partitura conosciuta a memoria. Una partitura che inizia con un andante allegro, fatto di canestri rimbalzi e recuperi.
Bastano così pochi minuti e già tra l’OPSA e un volenteroso Quartiere Sant’Ambrogio si scava un
gap che non sarà più colmato e che anzi tenderà, con il passare del tempo, a dilatarsi assumendo un valore numerico importante.
Il risultato, chiuso già ben bene in cassaforte dopo il primo quarto, consente così ampie rotazioni che permettono a tutte le giocatrici di mettere in mostra le loro qualità e all’allenatore di provare differenti difese che potranno essere utili nel proseguo del campionato.
Il pubblico, come sempre numeroso e solitamente “molto caldo”, si adegua alla tranquillità della partita accontentandosi di osservare le azioni sottolineandone le migliori e riservando gli incitamenti e gli applausi scroscianti ad altri più probanti incontri.
So che qualcuno desidererebbe, forse giustamente, che usassi nel mio articolo un tono più epico, uno squillo di tromba, un rullo tamburi per sottolineare la terza vittoria di fila delle “furie rosse”.
Ma non è questa la partita per sciorinare iperboli o per lasciarsi andare ad una estatica celebrazione.
Sarà il prossimo incontro a dirci se questa squadra nata un po’ fragile si è definitivamente trasformata da brutto anatroccolo in cigno come nella celeberrima favola di Hans Christian Anderson.
Allora, in caso di vittoria, sfodererò quelle parole di elogio che per ora trattengo certo che solo l’impegno e l’abnegazione miste ad un po’ di sfrontatezza potranno portare le Under 17 alle vette della classifica.
Prima di concludere mi si permetta un augurio di pronta guarigione alla giocatrice avversaria infortunatasi durante l’incontro.
Maurizio Canauz